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lunedì 20 febbraio 2017

Recensione #42 Sette minuti dopo la mezzanotte by Patrick Ness


Autore: Patrick Ness
Titolo: Sette minuti dopo la mezzanotte
Editore: Mondadori Oscar Junior
Pag: 232
Data di pubblicazione: 22 aprile 2014

Trama
Il mostro si presenta sette minuti dopo la mezzanotte. Proprio come fanno i mostri. Ma non è il mostro che Conor si aspettava. Il ragazzo si aspettava l'orribile incubo, quello che viene a trovarlo ogni notte da quando sua madre ha iniziato le cure mediche. Conor si aspettava l'entità fatta di tenebra, di vortici, di urla... No. Questo mostro è un po' diverso. È un albero. Antico e selvaggio. Antico come una storia perduta. Selvaggio come una storia indomabile. E vuole da Conor la cosa più pericolosa di tutte. La verità.


Oggi voglio parlarvi di un libro di cui ho sentito entusiastiche recensioni ovunque.





Un potente romanzo di formazione, ruvido e accecante come un diamante grezzo che illumina di un'unica luce il bene e il male. Queste sono le parole scritte sul retro copertina del libro. Ultimamente molti di quei romanzi giudicati successi dell'anno mi hanno deluso profondamente. Diciamo che questo libro non è stata una completa delusione ma neanche la lettura intensa che mi aspettavo.
Le aspettative per questa storia erano altissime e credevo di innamorarmi di questo libro dalla prima pagina, ma non è successo. Mi sentivo quasi insensibile rispetto a tutti quelli che lo osannavano, ma proprio non riusciva a prendermi. Piano piano sono riuscita ad entrare in empatia con Conor e alla fine ero emozionata, non commossa fino alle lacrime, ma ma comunque emozionata.

Chi è il buono in questa storia?
Non sempre c'è un buono.
Come non c'è sempre un cattivo.
La maggior parte delle persone
è una via di mezzo tra le due cose.


Credo che il problema sia nato proprio dalla mia scarsa comprensione verso il protagonista che, nonostante sia un bravo bambino che cerca di aiutare la mamma malata, non mi ha conquistata da subito.
Il personaggio che meno mi è piaciuto è il padre di Conor che sembra troppo affezionato alla sua nuova famiglia americana piuttosto che a lui.
Lo stile narrativo di Ness è scorrevole e il racconto vola via veloce. Le illustrazioni che decorano le pagine del libro sono eccezionali e perfettamente in tema con la storia.

La risposta è che non conta quello che pensi perché la tua mente si contraddirà cento volte al giorno. Tu volevi che lei andasse nello stesso momento in cui desderavi ardentemente che io la salvassi. La mente crede a bugie confortanti, mentre conosce le dolorose verità che rendono necessarie quelle bugie: E la tua mente ti punisce per il fatto che credi contemporaneamente a entrambe le cose.


In conclusione penso che sia una bella storia sulla perdita e sul dolore, derivanti da una malattia terminale. Soprattutto sull'accettazione della morte.


2 commenti:

  1. mi piacciono i romanzi di formazione, ma questo da sempre mi ha ispirato poco, forse perché giudicato romanzo dell'anno ihihihi

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  2. E' bello, ma gli manca qualcosa... non so neanche io cosa

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