Un
romanzo storico/thriller facile da leggere ambientato in Inghilterra
nel 1914. Conoscevo già Follet per
altri suoi scritti ed è stato un piacere rituffarmi nelle sue
pagine.
Editore:
Oscar Bestsellers Mondadori
Data di pubblicazione: 1 marzo 1986
Pagine: 336
Prezzo Amazon: 6,99
Data di pubblicazione: 1 marzo 1986
Pagine: 336
Prezzo Amazon: 6,99
Trama
Londra,
1914. L'impero britannico sta vivendo la sua ultima lunga estate. La
Germania si prepara alla guerra e l'Inghilterra cerca disperatamente
alleati. La soluzione sembra poter venire dalla Russia. Churchill,
primo lord dell'ammiragliato, si reca da lord Stephen Walden per
ottenere il suo aiuto. Il giovane principe Aleksey Orlov, nipote
dello zar Nicola, sta per giungere a Londra per dei colloqui segreti,
e lord Walden nonsolo lo ospiterà, ma rappresenterà l'Inghilterra
al tavolo delle trattative. Ma ci sono altre persone interessate alla
presenza a Londra del principe Orlov: Charlotte, la figlia dei
Walden, caparbia e idealista; Basil Thomson, capo della sezione
speciale, e soprattutto Feliks Ksessinsky, l'anarchico russo, l'uomo
senza paura venuto da Pietroburgo. Via via che le trattative si
protraggono, i destini di questi personaggi s'intrecciano
ineluttabilmente e, mentre l'Europa si prepara alla catastrofe della
guerra, si svolge l'ultima tragedia familiare che sconvolgerà
l'esistenza di lord Walden. L'atmosfera di un'epoca che sta per
scomparire rivive in questo romanzo di Ken Follett ricco di azione,
suspance, romanticismo.
L'aristocratico inglese Walden
sta cercando di realizzare un alleanza anglo-russa alla vigilia della
Prima Guerra Mondiale. Feliks, un determinato anarchico russo è
inviato in Inghilterra per evitare che le due parti stringano questo
patto.
E'
una storia avvincente e con personaggi davvero interessanti. Follett
crea con Feliks, un antagonista, con cui il lettore non può fare a
meno di simpatizzare, lasciandolo incerto su come voglia che la
storia finisca.
Era
affamato e senza un soldo, e presto non avrebbe avuto più una casa.
Ma la vita era meravigliosa: non sentiva la mancanza di alcunché.
Era assetato solo di nuove idee, e ogni giorno imparava nuove cose di
poesia, storia, psicologia, e, soprattutto, politica.
Come
si è capito Feliks è il mio personaggio preferito, l'ho adorato
dalla prima pagina all'ultima.
Dopo
di lui quella che ho apprezzato maggiormente è la giovane Charlotte.
Mi piace come, da bimba cresciuta sotto una campana di vetro, prenda
coscienza di come è la vita nel mondo al di fuori della sua sfera.
Viene a conoscenza dei problemi reali che affronta la gente normale e
cerchi di cambiare le cose.
Bello
anche il rapporto che si crea tra lei e Feliks...
Il
conte Waden non è un cattivo personaggio anche se le sue decisioni
e il suo modo di agire non siano perfetti. Ama la figlia Charlotte
senza riserve...
Forse
tutto quello che ho fatto come padre è stato sbagliato. Non mi sono
reso conto di come il mondo sia cambiato. Non mi sono reso conto di
quale ruolo avrebbe avuto la donna nel 1914. Un fallimento completo,
sembra. Ma ho sempre fatto ciò che credevo meglio per te, perché ti
volevo bene, e te ne voglio ancora.
Quella
con cui proprio non sono entrata in empatia è Lydia che trovo
insopportabile e debole. Nonostante si sia sacrificata
per salvare Feliks, non è che abbia avuto una vita difficile o un
marito che la maltrattasse. Le sue uniche preoccupazioni erano
talmente banali da farmela odiare.
La
cena organizzata da Lydia fu un vero disastro. Dato che non c'era
Stephen, toccò a George sedersi a capotavola, col risultato che gli
altri convitati rimasero in numero dispari. Cosa ancora più
spiacevole, Lydia era talmente pensierosa che riuscì a stento a
sostenere una conversazione educata, di sicuro poco brillante.
Mi
è piaciuto molto il mix di romanzo storico e spionaggio, mistero e
intrigo, azione e avventura. Ho apprezzato anche come
l'autore
intreccia insieme le molte linee del racconto. La storia ha un buon
ritmo e si muove velocemente, di certo non una lettura noiosa. Alcuni
aspetti della trama sono prevedibili, ma questo è perdonabile.
La
scena finale è stata davvero sorprendete ed emozionate. Ingiusta,
dal mio punto di vista, ma il libro aveva bisogno, in qualche modo,
di finire e risolvere le cose.
Uomini
e donne sono felici quando amano. Il rapporto d'amore non è la
stessa cosa che un rapporto di venerazione. Si venera un dio. Gli
esseri umani possono solo essere amati. Quando si venera una donna
non si può amarla. Poi, quando si scopre che non è un dio, la si
odia. È triste.
Nessun commento:
Posta un commento