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sabato 21 gennaio 2017

Recensione #27 Chocolat by Joanne Harris



Autrice: Joanne Harris
Titolo: Chocolat
Serie: Chocolat
Editore: Garzanti
Data di pubblicazione: 24 maggio 2012
Pagine: 338
Prezzo Amazon: 7,99
Trama
A Lansquenet, quieto villaggio al centro della Francia, la vita scorre placida. Un po' troppo placida: è una comunità chiusa, dove sono rimasti soprattutto anziani contadini e artigiani, dominata con rude benevolenza dal giovane curato Francis Reynaud. È martedì grasso - una tradizione pagana avversata dalla chiesa - quando nel villaggio arrivano Vianne Rocher e la sua giovane figlia Anouk. La donna è assai simpatica e originale, sexy e misteriosa, forse è l'emissaria di potenze superiori (o magari inferiori). Vianne rileva una vecchia pasticceria, ribattezzata La Celeste Praline, che ben presto diviene - agli occhi del curato - un elemento di disordine. Anche perché Vianne non frequenta la chiesa ma inizia ad aiutare a modo suo chi si trova in difficoltà: il solitario maestro in pensione Guillaume, l'adolescente ribelle Jeannot, la cleptomane Josephine, l'eccentrica Armande. Ben presto il tranquillo villaggio diventa più disordinato, ribelle e soprattutto felice. E lo scontro tra Benpensanti e Golosi, tra le delizie terrestri offerte da Vianne e quelle celesti promesse da padre Reynaud, tra Carnevale e Quaresima, diventa inevitabile. Chocolat è un romanzo pieno di vita, frizzante e divertente; ricco di personaggi indimenticabili e ricette paradisiache. Vianne Rocher è una protagonista di travolgente simpatia: una donna che sa gustare i piaceri dell'esistenza, e che soprattutto sa farli apprezzare agli altri.



Mi sono approcciata a questo libro molto dubbiosa. Perché l'ho fatto allora? Per rispettare uno degli obiettivi di una delle tante challenge a cui partecipo. La mia sorpresa è stata tanta quando sono stata catturata subito dalla storia e, cosa che raramente accade, conquistata subito dalla protagonista Vianne Rocher.
Un piccolo consiglio: non leggere questo libro se si è golosoni come me o se si ha fame...






Il vento è cambiato da quando sei qui.
Tutto sta cambiando.
Evviva!.

La storia inizia con l'arrivo a Lansquenet-sous-Tannes, un piccolo paese francese molto religioso, di Vianne Rocher e della sua figlioletta Anouk. Una forestiera che apre una chocolaterie, la Celeste Praline, naturalmente incontra la diffidenza dei cittadini, in special modo del curato Francis Reynaud che la vede come l'incarnazione del demonio.

La sua influenza è nefasta
e cresce a macchia d’olio,
e ha messo radici in una dozzina,
due dozzine di menti fertili.

Come ho già detto, la storia mi ha intrigato da subito.
Le descrizioni alimentari sono qualcosa di fenomenale.
Leggendo questo romanzo, infatti, avevo l'impressione che i profumi del cioccolato uscissero dalle pagine, assaporavo le tazze di cioccolato e gustavo le deliziose praline insieme ai personaggi.

C’è una sorta di alchimia nella trasformazione della cioccolata di base in questa pirite di ferro, la magia di un profano che anche mia madre avrebbe apprezzato. Mentre lavoro mi libero la mente, respirando profondamente. Le finestre sono aperte, e l’aria che filtra sarebbe fredda se non fosse per il calore dei fornelli, le pentole di rame, il vapore che si innalza dalla copertura che si scioglie. Gli aromi di cioccolata, di vaniglia, del rame scaldato e della cannella che si uniscono danno alla testa, sono molto invitanti. Il gusto vivo e terrestre delle Americhe, il profumo piccante e resinoso delle foreste pluviali. È così che viaggio ora, come facevano gli aztechi nei loro rituali sacri. Messico, Venezuela, Colombia. La corte di Montezuma. Cortez e Colombo. Il cibo degli dei, che spumeggia e ribolle nel vasellame da cerimonia. L’amaro elisir della vita.


Lo stile di scrittura dell'autrice ha reso la lettura del romanzo assolutamente deliziosa. La storia è raccontata con il giusto equilibrio e non glorifica o demonizza i personaggi. Semplicemente li descrive in tutte le loro complessità. Non si può fare a meno di odiare il curato, troppo bigotto per capire che la nuova arrivata cerca solo di fare del bene. Anche se, una parte di me, non lo credeva cattivo fino in fondo. Aiutare i cittadini di Lansquenet a ritrovare i veri valori dell'amore e dell'affetto è lo scopo della protagnista.

«Credo che essere felici sia l’unica cosa importante», gli ho detto alla fine.
Felicità.
Semplice come un bicchiere di cioccolata
o tortuosa come il cuore.
Amara. Dolce. Viva.

Vianne non ha pregiudizi e conosce ogni persona che entra nel suo negozio, regalando loro, non solo il cioccolatino preferito, ma una diversa visione dei problemi di ognuno.

Sei sempre tu a farlo. Guarda tutti i cambiamenti: me, Luc, Caro, la gente sul fiume…anche lui, nella sua torre d’avorio sull’altro lato della piazza. Tutti noi stiamo cambiando. Stiamo accelerando. Come un vecchio orologio che viene caricato dopo anni che indica la stessa ora.
Ho amato questo personaggio femminile come pochi altri. Vianne Rocher è una donna che ha sofferto eppure non ha perso il suo sorriso rassicurante e la sua voglia di aiutare gli altri. Anche senza avere nulla in cambio.

Un'affascinante e facile lettura, con un sacco di golose descrizioni di gustose cioccolate e un leggero tocco di magia.


Parigi profuma di pane infornato e di croissants. Marsiglia di bouillabaisse e aglio gratinato. Berlino era l’Eisbein con il Sauerkraut e la Kartoffelsalat. Roma il gelato che ho mangiato senza pagare in un ristorantino vicino al fiume.



Penso proprio di aver scoperto una nuova autrice che mi piace molto e un'ulteriore serie da proseguire. Non posso lasciare Vianne così... 
Voi l'avete letto? Vi è piaciuto come a me?



2 commenti:

  1. a me è piaciuto molto anche la contrapposizione tra la protagonista e la chiesa, totalmente stravolta nel film

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