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domenica 25 dicembre 2016

Recensione #18 Canto di Natale di Charles Dickens




Autore: Charles Dickens
Titolo: Un canto di Natale
Editore: Newton Compton Editori
Data di pubblicazione: 3 luglio 2012
Pagine: 100
Prezzo Amazon: 3,90

Trama
Edizione integrale - Introduzione di Marisa Sestito
È questo il primo (1843) e più noto libro sul Natale di Dickens. Straordinario spettacolo metafisico, dove gli spiriti si fanno messaggeri benefici - ma non per questo meno terrorizzanti -, guide sapienti che conducono Scrooge, il vecchio arido e avaro attraverso le età della vita, passata e futura. L'attonito spettatore ripercorre, attraverso la visione, il tempo dell'infanzia, della giovinezza e della maturità, scorgendo, nelle immagini di sé del passato, l'insorgere della durezza e della disumanizzazione; l'ultima tappa, il futuro che lo attende, registra, in un crescendo di orrore, la scoperta di sé morto, corpo depredato delle vesti, privato della dignità, abbandonato e disperatamente solo. Ma lo spirito del Natale e la fiducia nella bontà dell'uomo consentono a Dickens, almeno sulla pagina, di pronunciare un messaggio di speranza.





Questo classico è l'unico libro che rileggo ogni anno, la notte della Vigilia. Ho visto anche tutte le trasposizioni cinematografiche, film e cartoni, ispirate a questa storia immortale. Naturalmente ho letto anche diverse edizioni restandone sempre incantata.
Non si può non amare questo libro e i suoi personaggi senza tempo.



Noi tutti, penso, conosciamo la storia di Ebenezer Scrooge, un vecchio avaro che odia il Natale, ed è visitato dal fantasma del suo defunto socio in affari Jacob Marley, che lo avverte che riceverà la visita da tre spiriti. Il vecchio rivive il passato, osservando il presente, e temendo il futuro, per imparare a riparare i danni inflitti e aprire il suo cuore alla carità e alla compassione.


Non si può rimanere indifferenti a questa storia piena di speranza che si propone di mostrare che tutto ciò che serve per essere felici è in noi; basta un tuffo profondo dentro la nostra anima per raccogliere i beni necessari a renderci migliori.
Lo stile di Dickens è brillante e immortale, non si fa fatica a capire perché questa storia è senza tempo. Le sue descrizioni sono talmente vivide da avere l'impressione di essere veramente immersi nella storia con i protagonisti. I suoi personaggi sono memorabili: Ebenezer Scrooge, la famiglia Fezziwig, Bob Cratchit, Tiny Tim, e le varie personificazioni dei tre spiriti. Il mio soggetto preferito è sicuramente il protagonista Scrooge, che racchiude molte delle debolezze umane e quello che subisce la trasformazione maggiore: riesce a cambiare e vedere veramente le persone a lui vicine. Pur essendo una storia sdolcinata e scontata incanta da moltissimi anni tutti i lettori.

E' sicuramente il miglior libro mai scritto che incarni alla perfezione il messaggio del Natale, che dovrebbe accompagnarci tutti durante tutto l'anno.



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