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lunedì 6 agosto 2018

Recensione #237 Dammi mille baci by Tillie Cole



Titolo: Dammi mille baci
Autrice: Tillie Cole
Casa editrice: Always Publishing
Pagine: 349
Data di pubblicazione: 21 giugno 2018
Trama
Un ragazzo. Una ragazza.
Un legame creato in un istante e custodito per un decennio.
Un amicizia che né il tempo né la distanza possono spezzare.
Un amore che durerà oltre il destino.
Poppy Litchfield ha solo nove anni quando si lancia nell’avventura più grande della sua vita, collezionare mille baci capaci di farle scoppiare il cuore. Il suo vicino di casa e migliore amico è il perfetto compagno per quest’avventura. 
Poppy ha tutto quello che potrebbe desiderare: gioia, risate, baci da togliere il fiato, e il vero amore. 
Ma crescere è difficile e l’amore può non essere in grado di superare tutti gli ostacoli... 
Quando il diciassettenne Rune Kristiansen torna nella tranquilla cittadina della Georgia in cui ha abitato da bambino, ha in mente solo una cosa. 
Scoprire il motivo che ha spinto la sua inseparabile amica d’infanzia a escluderlo dalla sua vita senza una parola di spiegazione. 
Ma il suo cuore potrebbe rompersi di nuovo... 




Ammetto che la prima cosa che mi ha colpito di questo libro è stata la cover rosa. In seguito ho letto, in giro, che la storia al suo interno era straziante e romantica. Visto che da qualche tempo ero in cerca proprio di una lettura di questa tipologia l'ho iniziato con molta curiosità. Mi sono trovata così catapultata nella vita, dolorosa ma al tempo stesso meravigliosa, di Rune e Poppy, due ragazzi che si conoscono fin dall'infanzia. Innamorati da sempre si scambiano la promessa di non lasciarsi mai. Ma si sa che la vita è imprevedibile e Rune è costretto a tornare in Norvegia (causa lavoro del padre) e abbandonare Poppy.

La cosa eccezionale di questo libro è come la scrittrice sia riuscita ad emozionarmi. Non sono un tipo molto sensibile e raramente piango per qualcosa. Questo romanzo è riuscito a farmi commuovere. Non erano,poi, solo lacrime di tristezza ma anche di gioia. Sì, perchè l'amore tra i due ragazzi è vero, profondo e magico malgrado la giovane età.
Poppy, nonostante mi abbia ricordato moltissimo Pollyanna, mi ha comunque conquistata con la sua convinzione che la vita è bella. Non importa quali ostacoli ci ponga davanti, ma bisogna apprezzare sempre le piccole e grandi cose che ci regala. Non era troppo sdolcinata in questi suoi atteggiamenti, cosa che, altrimenti, mi avrebbe irritata moltissimo.

Ogni giorno è diverso. I
colori, le sfumature,
l'impatto che ha sulla tua anima.
Ogni giorno è un dono, Rune.

Vorrei che la gente si rendesse conto della sensazione che dà la vita ogni giorno. Perchè ci vuole una vita che finisce per imparare come celebrare ogni giorno? Perché dobbiamo aspettare fino a che non c'è più tempo per incominciare a realizzare tutti i nostri sogni, quando prima avevamo tutto il tempo del mondo? Perché non guardiamo le persone che amiamo come se fosse l'ultima volta che le vedrermo mai? Se lo facessimo, la vita sarebbe così vibrante. La vita sarebbe così vera e vissuta appieno.

Rune è sicuramente quello meglio sviluppato, quello che ha subito la crescita maggiore, quello che ha saputo migliorarsi e perdonare. Ho compreso benissimo il suo odio verso quel genitore che lo ha trascinato via dalla sua anima gemella anche se, dall'altra parte, so perfettamente che il padre non aveva colpe. Il lavoro è importante e avere vicino la famiglia lo è altrettanto. Penso che la Cole sia stata superba nel descrivere i sentimenti di tutti.
Oltre ai personaggi meravigliosi ho adorato le descrizioni poetiche del giardino di ciliegi in fiore. Un'immagine che si è impressa piacevolmente nella mia mente.
Il finale? Perfetto! Preferisco dire solo questo.
Sono curiosa di leggere altro della Cole.



4 commenti:

  1. Dolci questo libro lo hai preso a Milano insieme a me ed erocurioerofi sapere se ti sarebbe piaciuto. A quanto pare devo metterlo in Wish list vista la tua recensione.

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    1. E' arrivato al momento giusto e mi ha emozionato tantissimo.

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  2. non lo so, non voglio leggerlo, ho come un blocco

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