Questo
2017 è stato un anno impegnativo, quanto a letture. Certo ho sempre
letto molto, ma quest’anno mi sono ritrovata più volte a leggere
per Blog Tour o Review Party, cosa che non mi era mai successa.
Ora
giunta alla fine di questo anno posso tirare le somme. Stando a
quanto mi comunica Goodreads, che io uso per tenere traccia delle mie
letture, una sorta di libreria virtuale, in questo anno ho letto 58
libri… e la cosa ci sta perché mediamente impiego una settimana a
leggere un romanzo, vuoi che su qualcuno sono andata più lenta su
altri più veloce, ma ci stiamo in pieno. Certo mi ero prefissata di
leggere 60 libri e non ce l’ho fatta, ho mancato il mio obiettivo
di pochissimo… sarà questo uno dei propositi per il prossimo anno.
Le
letture di questo 2017 come sono state? Sicuramente non posso
dire tutte belle, mi sono capitate letture brutte o noiose, ma io
sono una testa dura, anche se il libro non mi piace lo leggo fino
all’ultima riga, certamente ci metto più tempo, ma lo “devo”
finire. Letture così ce ne sono state diverse, sicuramente la
peggiore in assoluto è stato “Un’estate
per sempre” di Alice Adams, uno di quei libri che non ti
lasciano assolutamente niente.
Poi
ci sono stati libri che ho letto con fatica, non dico che sono
brutti, assolutamente, ma forse lo stile dell’autore è
particolarmente pesante, devi entrarci in sintonia, purtroppo io sono
entrata in sintonia con il suo stile solo al termine della trilogia…
Sto parlando della trilogia di Markus Zusak
“The Wolfe brothers”… Bello il legame tra i fratelli
Cam e Ruben, un sentimento che poi è familiare, visto che alla fine
è proprio il valore profondo dei legami familiari ad avere la
meglio… Ho faticato tantissimo a leggerlo, non era certo noioso ma
lento lento lento, molto introspettivo, pieno di simbologie, come del
resto ogni libro di Zusak.
Un’altra
serie che mi ha un po’ delusa, pur essendo un bel racconto e anche
scritta bene è quella della Layne:
“Redemption”. Avevo scelto di leggere questa serie
perché il titolo del secondo volume “Grazie per avermi spezzato il
cuore” mi incuriosiva molto. Ho trovato invece delle storie
divertenti ma molto simili una con l’altra e quindi mi è rimasto
un po’ l’amaro in bocca… carina sì, piacevole da leggere ma
niente di più.
E
poi un mondo di libri bellissimi… togliendo Hoover, Armentrout e
McGuire, quelle le levo perché sfido chiunque a dire che non sono
delle “grandi scrittrici”, devo dire che ho scoperto il mondo
degli “autori” italiani. Ho scoperto che abbiamo un gran bel
numero di autrici, i maschietti sono pochi effettivamente, che
scrivono davvero bene. Le nostre autrici sono piacevoli e intriganti.
Alcune ho avuto il piacere di conoscerle e scambiare con loro poche
parole, con altre sono in contatto via fb. Io le adoro, nel vero
senso della parola. Un libro che mi è piaciuto e mi ha fatto
divertire è stato sicuramente “Non so se
odiarti o amarti” di Lidia Ottelli e Corinne Savarese.
Un
altro libro che mi ha catturata è stato “Il
tempo delle seconde possibilità” di Patrisha Mar. Un
romanzo di una dolcezza unica, come trovi in pochi altri romanzi.
Poi
c’è stata una rivelazione. Giuro, non mi aspettavo grandi cose
quando mi è stato proposto di leggerlo, mi piaceva l’idea che la
protagonista fosse una mia quasi coetanea, ma a dire il vero non lo
avrei scelto. Beh, sono stata felicissima di leggerlo, piacevole,
scorrevole, divertentissimo e al tempo stesso drammatico. Ti presenta
la realtà di fatto di una coppia che ormai si è assuefatta, cioè
quello che avviene dopo tanti anni di matrimonio. Beh, mi ha talmente
preso che spero ardentemente che l’autrice esca con un seguito…
Sto parlando di “Arte, amore e altri guai”
di Alessandra Redaelli.
E
poi ci sono due miei grandi amori… Sì il mio trio italiano, una
l’ho nominata prima, Corinne Savarese, le altre due sono Cassandra
Rocca e Anna Premoli. Queste tre autrici le ho divorate, nel senso
che penso di aver letto tutto quello che hanno scritto.
Quest’anno
di Cassandra Rocca ho letto
“Tutta colpa di quel bacio”.
Una bellissima storia d’amore, che si intreccia con le altre storie
da lei raccontate. Una storia che fa sognare, come una storia d’amore
deve fare.
Ultima
che nomino è la Premoli. Ora
Dolci che mi conosce sa quanto io ami questa autrice che ho definito
la Kinsella italiana, anche se Anna ha trovato delle differenze
sostanziali tra le sue eroine e quella della Kinsella, però non si è
offesa del fatto che io le abbia accumunate. Quest’anno della
Premoli ho letto “Un imprevisto chiamato
amore” e come sempre sono stata catturata dal suo stile
e dalla sua ironia, comicità. Io non lo so, ma adoro quando in una
storia d’amore riesco anche a ridere…
Ci
sono altri libri bellissimi che ho letto, ma qui lo spazio è poco e
ho dovuto fare una scelta.
Propositi
per il prossimo anno? Sì, certo ce ne sono e anche tanti…
Sicuramente
il primo libro che leggerò sarà quello della Premoli
(tanto per non smentirmi) “Non ho
tempo per amarti”, poi vorrei leggere
qualche thriller in più rispetto allo scorso anno. Ho una
lista di libri da leggere
infinita, mi piacerebbe sfoltirla
un po’, ma so già che non ce la farò, per esempio mi piacerebbe
tanto leggere “Wedding girl” di
Raffaella Poggi (conosciuta anche come Velonero), ma ce
l’ho lì da un po’ e non riesco mai a prenderlo in mano… Poi ho
un desiderio grande…arrivare in fondo alle due challenge
in cui mi hanno tirato dentro Dolci e Chiara… “Di
che colore sei?” e anche “Tutti
insieme ad Hogwards con le tre Ciambelle”, due sfide
impegnative, ma che mi piacciono molto.
Ciao!
RispondiEliminaIl primo capitolo della trilogia "The wolfe brothers" sarà, probabilmente, uno dei prossimi libri che leggerò, mi è sempre piaciuto molto lo stile di scrittura di Marcus Zusak. E' da un po' di tempo che ho voglia di leggere anche qualcosa della Premoli, dato che ne sento parlare sempre molto bene...magari inizierò da "Un imprevisto chiamato amore".
Se posso permettermi ti consiglierei di iniziare la Premoli da È solo una storia d’amore... oppure Un giorno perfetto per innamorarsi
RispondiEliminabrava Manu! Vedrai
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